CULTURA E SPETTACOLO
Nuova Oggettività e l’avanguardia-aurora
Lo scorso 27 9 a Roma Capitale, presso l’Universale Galleria a c. di Graziano Messina, presentazione del Movimento antagonista Nuova Oggettività (area Roma, Milano, Ferrara, un centinaio di aderenti, scrittori, filosofi, informatici, futuristi), attivo dal 2011 con Il Libro Manifesto omonimo (Heliopolis,), nello specifico con i recenti volumi collettivi Al di là della Destra e della Sinistra….. Perchè Israele può avere 400 testate atomiche …. ? edito dall’editrice underground di Ferrara (e Roma) La Carmelina.
Nei volumi (vedi link in fondo elenco completo autori) gli stessi Giuseppe Casale, Luigi Tallarico, Antonio Fiore Ufagrà, Graziano Cecchini, Leonardo Clerici, Marcello Francolini, Maria Antonietta Pinna, Luigi Siniscalco, Andrea Scarabelli, Giuseppe Manias, Daco, Giovanna Guardiani, Fabio Scorza, Zairo Ferrante, Riccardo Roversi, Francesca De Carolis.
Già segnalato dalla critica attenta come una risposta dialettica al cosiddetto New Realism di Ferraris, Eco ecc, N.0 programmaticamente ha lanciato un percorso estetico e metapolitico anti-ideologico, tra Nuova Tradizione e Futurismo contemporaneo. Il cuore di scienza, 2.0, per dirla quasi con Gianfranco Lami (scomparso nel 2011, ex Univ. La Sapienza di Roma), tra i fondatori del movimento con il poeta filosofo Sandro Giovannini, il transumanista Stefano Vaj, l’estetologo Giovanni Sessa, ecc.
Per la tripla presentazione, sono intervenuti gli stessi Giovannini, Conte, Sessa, Matteo Marconi, i futuristi Roby Guerra (di Ferrara, curatore con Giovannini di Al di là destra sinistra) e Antonio Saccoccio, oltre all’editore Federico Felloni (noto anche per il padre, Marco, a suo tempo noto cinefilo del Fedic della Capitale). Presenti gli stessi Luigi Sgroi, , Francesco Franci, Riccardo Scarpa, Laura Pesante, Francesco Mancinelli, Umberto Bianchi e altri del Movimento.
Giovannini ha coordinato l’evento, modulato brillantemente e intensamente da Sessa che ha introdotto e concluso il discorso Nuova Oggettività focalizzandolo sugli sviluppi editoriali attuali, presentando i relatori e innestando i temi principali, ovvero il ritorno della Tradizione ma 2.0, su certa scia neonietzchiana ai giorni nostri, non ultimo nuove sinergie tra futuro anteriore e futurismo digitale, verso dinamiche finalmente verso l’ oltre destra-sinistra, anti-ideologiche.
Matteo Marconi ha articolato tali focus nel menu fondamentale e dialettico accademico universitario, più in generale nell’ambito della comunità culturale italiana.
Vitaldo Conte, critico d’arte e poeta performer ha evidenziato il libro paradossale Israele… (titolo esca con interventi liberi programmati off topic) con un bellissimo video tematico e una originale analisi globale sulla questione specifica, dilatandola in chiave estetico sociale, tra Occidente ed Oriente, Nord e Sud…
Roby Guerra, a nome del movimento futurista contemporaneo, con lo stesso Saccoccio intervistato in chiave interattiva, ha suggerito svolte di parola dinamite alla Zarathustra, una accelerazione del menu urfuturista, per una tecnosintesi tra avanguardia e tradizione, per una visione neoprogressista non lineare, invece atemporale e transtemporale.
Antonio Saccoccio stesso, ha dialetticamente criticato il parallelismo contemporaneo del cosiddetto New Realism dei vari Eco e Ferraris, amplificando il discorso metaccademico e conoscitivo-epistemico dello stesso Marconi, illustrando la rivoluzione web 2.0 come scenario decisivo per il progetto stesso Nuova Oggettività.
…L’avanguardia come eterna aurora.
Info:
fonte Eccolanotizia Quotidiano.
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