mercoledì 29 ottobre 2014

Transhumanist ART in Italy: MANIFESTO









01 11 2014 Transhumanist ART in Italy: MANIFESTO
La nota affermazione di Marinetti sul disprezzo delle donne contenuta nel suo manifesto futurista, che in qualità di donna di primo acchito potrebbe lasciarmi attonita e disgustata, è in realtà solo figlia del suo tempo. Fortunatamente disponiamo anche di un punto di vista femminile sul futurismo: leggendo attentamente il coevo testo della Valentine de Saint-Point, autrice del Manifesto della Lussuria e del Manifesto della donna futurista, si comprende che egli non si riferiva tanto al genere femminile in toto, bensì a quel femminino molle, femminista e degenerativo trasversale ad ambo i sessi e ritenuto antipatriottico, antieroico, non attivista, pacifista e buonista, affatto adatto al "virile" progetto rivoluzionario futurista. 

Quello che Valentine cercava di esprimere con le parole, un'artista idealmente a me molto   vicina, Tamara de Lempicka, lo esprimeva egregiamente con i suoi tratti di pennello.
Contemporaneamente, dall'altra parte del mondo e su basi ideologicamente contrapposte, Frida Kahlo esprimeva potentemente, attraverso le sue stigmate, l'archetipa sofferta energia femminile alla luce dei nuovi tempi.

Il prototipo di entrambe queste eroiche e "virili" protagoniste del XX secolo era Artemisia Gentileschi, la prima pittrice donna che realmente influenzò la storia della pittura del diciassettesimo secolo, contro ogni stereotipo oscurantista del ruolo femminile. Sempre dal futuro anteriore o ancora.

Ora, nel XXI secolo, (quando tutti dovevamo avere macchine volanti) la condizione femminile non è poi così diversa da quella della Roma papalina della fine del Cinquecento: solo poche donne hanno il coraggio e l'onestà intellettuale di ribellarsi al vigente status quo ed esprimere se stesse e la propria vera natura femminile, anche usando il proprio corpo in risposta a quella etichettatura banale e bassamente sessista che oramai da secoli pesa su di noi. Artiste come l'Abramovic, la Vita-More, la Anderson, Madonna e pochissime altre ne sono testimonianza pulsante.

Per quanto mi riguarda, io stessa, attraverso le mie opere transfuturiste, voglio generare nello spettatore un impulso elettrico che riaccenda quell'encefalogramma piatto tipico di gran parte dell'attuale umanità, risvegliando anche solo per un istante la coscienza di quelle poche emozioni che da sempre hanno distinto l'essere umano dagli animali e ultimamente anche dalle nascenti macchine pensanti.

Che cosa è quindi il transumanesimo artistico, almeno in Italia, dopo ormai quasi 30 anni di transumanesimo internazionale, una decina dalle nostre parti, e dopo il ritorno del futurismo, conclamato dalla grande retrospettiva al Guggenheim del 2014 (a cura di Vivien Green, una donna!)? 
L' arte transumanista in Italia è attualmente operativa in alcuni percorsi complementari e sul piano concettuale fa ovviamente riferimento al Transumanesimo italiano e al neo futurismo o futurismo contemporaneo.

Basti citare i vari Riccardo Campa, Stefano Vaj, Roberto Guerra, Antonio Saccoccio, Vitaldo Conte, Sandro Giovannini, Graziano Cecchini, Luca Siniscalco (quasi tutti anche artisti o scrittori con una notevole pubblicistica editoriale di alto livello), che evidenziano la stessa sinergia contemporanea futurismo-transumanesimo… Stefano Vaj l'ha dichiarato anche in una intervista su hPLus magazine, Guerra l'ha scritto in diversi suoi saggi; Saccoccio, Guerra e Cecchini sono persino stati ospiti a Transvision 2010, il congresso internazionale transumanista.
Cecchini è attivo nell'arte contemporanea pura d'avanguardia, prossimo sia alla Street Art che alla cosmopittura neorinascimentale, erede del dinamismo boccioniano e dell'aeropittura storica.
La mia arte (contemporanea e strettamente Visual) si estende dalla nuova tradizione al digitale stesso: fonde la classica e antica tecnica pittorica dell’olio su tela ed esprime pienamente quel concetto di principio proattivo perfettamente in linea con le teorizzazioni dell’ artista multimediale Natasha Vita-More (madre dell' arte transumanista internazionale) e spiritualmente espresse dalle performances artistiche di Marina Abramovic. Si potrebbe anche dire che musicalmente le mie opere amano le atmosfere acustico-tecnologiche della stessa Laurie Anderson. La mia pittura esprima anche una certa inquietante sensualità: per me non è un plusvalore volutamente aggiunto, ma semplicemente un riflesso inconscio della mia interiorità. Quello che faccio è profondamente ispirato alla mia esperienza lavorativa nel campo dell’industrial design e della modellazione matematica 3D, quindi ognuno può interpretarlo autonomamente, in base alla propria esperienza estetica.
Infine, negli ultimi lavori, esposti nelle mostre Transhuman Woman e Omegalfa (nel 2013 e nel 2014), intendo esprimere quel misto di speranza e paura tipica degli “ultimi giorni dell’impero”, quando tutti, più o meno consapevolmente, stanno traghettando attraverso quel periglioso tratto di mare che conduce verso una nuova e misteriosa epoca della nostra storia, che per la prima volta potrebbe diventare finalmente transumana, sperando altresì che non diventi inumana.

Giancarla Parisi, Pittrice, Torino

Roberto Guerra, Poeta, Ferrara


FIRMATARI:

Diofebo Meli Lupi di Soragna
Paolo De Grandis
Alberto Felice Valli Fassi von Karuck Soheve
Graziano Cecchini
Andrea Andyfluon Fumagalli
Fabio Moretti
Alessio Varisco
Chiara Boni
Marco Bottaro
Giacomo Busulini
Alfonso Rossi
Cristina Castillo
Guido Geuna
Mariano Annoni
Igor Bergese
Giuliano Ottaviani
Alessandro Delle Cese
Maurizio Pio Rocchi
Ivan Falcone
Maurizio Pieroni
Sandro Paoli
Pier Francesco Cagliari
Andrea Canessa
Tiziano Lippmann
Canio Guglielmi
Riccardo Leto
Elio Giacomelli
Nancy M.Rock
Gabriele Adami
Samuele Scognamiglio
Tony Parvizyar
Paolo Camaiora
David Campagnola
Alberto Barili
Claudio Bersano
Rocco Campanozzi
Gaetano Baldi
Luca Siniscalco
Rudy Barborini
Guillermo Torrent
Domenico Scala
Stefano Sutti
Emilio Diedo
Vitaldo Conte 
Paolo Melandri

Nicola Calì

Sandro Giovannini

Zairo Ferrante

Giuseppe Vatinno

Giuseppe Barbaro

Antonio Saccoccio

Vanessa Pignalosa

Sylvia Forty

Francesco Martin

Miroslava Hàjek

Maria Antonietta Pinna

Mary Blindflowers

Emanuele Luca Maria Berra


Domenico Roosewelt Scarpa



INFO
 HYPERLINK "http://www.italiannetwork.it/news.aspx?id=20253"ITALIAN NETWORK Cultura italiana nel mondo ROMA

G.P. ART RHAPSODY  HYPERLINK "https://www.youtube.com/user/Rhapsodiable"YOU TUBE









7 commenti:

  1. finalmente qualcosa di nuovo si muove nel mondo dell'arte. firmo anch'io il manifesto. FRANCESCO MARTIN

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  2. Interessante e alquanto coinvolgente. Un bel movimento al mondo dell'arte che mi trova in perfetto accordo. Sottoscrivo
    AMBRA LORETI

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  3. Chiunque si avvicini alle opere di Giancarla Parisi non può non restare coinvolto dai colori e da quello che trasmettono. Da quelli meno nuovi dove una giovanissima pittrice, gioca con i colori lasciando un velo di morbidezza e di dolcezza, è il caso di Blink e di Donna senza Volto, a quelli ove i colori la fanno da padrone con i chiaroscuri e con le luci forti, che dimostrano che la Parisi è cresciuta, ha conosciuto anche il dolore, ma trasmette la voglia di amare e di essere amata. Complimenti Giancarla, mi ricordi quello che sono stati Van Gogh e gaugain nei confronti dei loro contemporanei. Le tue opere sono un inno alla vita ma anche un inno alla ricerca di se stessi.

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  4. Molto interessante e mi piace e mi inspira anche...Grazie Giancarla

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  5. La genesi e la successiva evoluzione del tratto grafico di Giancarla, passano attraverso il TRANSHUMANESIMO in quanto, lungi dal voler essere un'espressione meramente erotica o una trasposizione della propria prorompente fisicità, vuol testimoniare il suo sacrosanto diritto ad essere vera, sincera, donna passata attraverso molti ostacoli.
    No, questo disegno non è certamente "buttato" per essere commercialmente valido. E' il suo vissuto, è la sua vita. Giancarla non è artefatta, la sua arte invece parte dalla sua vita. Mi sembra corretto manifestare con veridicità tutto il proprio vissuto e noto un tratto ben definito, anche se nella vita, sovente si entra nel dubbio.
    Ma il dubbio è la forma più grande di intellighenzia.
    Grazie Giancarla...

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  6. Condivido l'analisi del Manifesto della Transhumanist Art e le proposizioni artistiche di Giancarla Parisi. Dò quindi la mia adesione firmando il Manifesto, confidando in una ventata purificatrice e vivificante per il nostro esistere come pittori e come umani. Antonio Molino

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noi cani senza lacci ne padroni