domenica 28 aprile 2013

FuturGuerra

www.luukmagazine.com/it/2013/04/27/la-sfida-alle-stelle-di-futurguerra-unintervista-a-roberto-guerra/

martedì 23 aprile 2013

premiocombat

http://www.premiocombat.it/donatella-francati-13297

lunedì 22 aprile 2013

Pillole di Psico-Pinna


domenica 21 aprile 2013

Pillole di Psico-Pinna

Pillole di Psico-Pinna

Maria Antonietta Pinna




Dopo l'elezione di Napolitano Berlusconi per festeggiare si è rifatto l'imene. Reverginescion...




 Intellettuali corretti. Profeti dell'accettazione passiva, soldatini del non pensiero che sbandierano la buona educazione come vessillo della propria mediocrità. Amano le parate e le istituzioni perchè sono parate ed istituzioni. Punto.




Mi piacciono i blog politicamente scorretti ma proliferano quelli corretti, autoreferenziali, serie 90° scala pecora.






I boss, compreso il nano, festeggiano la vittoria della mafia.

Governo di altezze giroscopiche, da qualunque parte soffino le brezze, gira gira ma non si muove mai.





Il buon senso esige una ragione che l'intelligenza non intende.




Il buon senso è comune perché la madre dei cretini è una puttana.




Letto su Fb a firma Ida Verrei: "Io onoro Napolitano Presidente, se fosse stato eletto Rodotà avrei onorato Rodotà". E se avessero eletto Minni o Paperino, avrebbe onorato Minni e Paperino. Questo sì che è ragionare cavolo, la nuova intellighenzia.



F.T.Marinetti “Il Poema africano della Divisione “28 Ottobre” a cura di Pierluigi Romeo di Colloredo


F.T.Marinetti “Il Poema africano della Divisione “28 Ottobre” a cura di Pierluigi Romeo di Colloredo

Il Poema africano della Divisione “28 Ottobre”  di Marinetti (pubblicato per la prima volta nel 1937 e molto ricercato), con un grande saggio storico di Pierluigi Romeo di Colloredo,  non è solo un’opera letteraria, ma è allo stesso tempo documento autobiografico, testimonianza diretta e soprattutto memoria storica della partecipazione delle Camicie Nere alla guerra d’Etiopia. 
Marinetti narra con precisione aneddoti, fatti di cui è testimone e protagonista diretto, riportando documenti, bollettini e comunicati.











Il padre del Futurismo non fu solo un “soldato da propaganda”, ma combatté in prima linea a Passo Uarieu, nel più duro scontro di tutta la guerra d’Etiopia, e tale esperienza è riportata nella sua opera poetica in maniera trasfigurata letterariamente, ma sostanzialmente fedele allo svolgimento storico dei fatti.

Questa preziosa Edizione limitata a 120 copie, stampata su carta di pregio Dalì Neve da 120 gr. e con copertina Tintoretto Crema 300 gr,  testimonia a cura del noto e raffinatissimo egittologo e storico romano Pierluigi Romeo di Colloredo (Laurea alla Sapienza e Dottorato di Ricerca a Ca’ Foscari, Venezia) certo Marinetti ultimo squisitamente romano, l’ultima fase del futurismo storico. Opera ovviamente ardua, per molto tempo, per sovrastrutture ideologiche ben note e fuorvianti, al contrario rivela, pur in contingenze storiche particolari e certamente suscettibili di sacrosante riserve extraletterarie, il genio marinettiano, non ultimo in controluce – quel che poi la storiografica piu recente e non piu faziosa ha ormai assimilato come contrometodo essenziale per una visione storica stessa non piu riduzionista e scientistica (pur sempre contestualizzata senza derive revisioniste eccessive): la dimensione anche simbolico-affettiva, nelle grandi epoche di mutazioni epocali, a volte anche meri abbagli oggettivi, ma non estranei a pathos “dignitosi” non esorcizzabili.
Marinetti … 28 OTTOBRE…. (26 Kb)

giovedì 11 aprile 2013

nuovo teatro futurista


Roma, Graziano Cecchini e il nuovo teatro futurista

  • *Sabato 13 aprile Teatro Cassia di Roma Capitale, ore 21, Via Santa Giovanna Elisabetta, 69), Graziano Cecchini rilancia i teatro futurista con “Se Mi Ami Aiutami…. Tanto Rumore per nulla”. Nuova azione futurista di RossoTrevi (testo, scenografia ecc.), con una equipe “tecnico” artistica doc, come sempre iconoclasta, perturbante, eretica, come direbbe anche Majakowskij “schiaffo all’infame buon senso…”.
Finalmente una nuovo OGM futurista innestato come un virus, nel morente, noioso, criptico teatro italiano… Qua il sistema operativo viene dalla…. Fontana Rossa di Trevi, da Cangiullo…. Prampolini, da Carmelo Bene… da Gaber anche o da nuovi autori teatrali emergenti e nuovamente rivoluzionari (ad es. la scrittrice di Roma, M.A. Pinna).
Non a caso Roberto Bonuglia de Il Tempo La Storia, già nota Associazione culturale romana, giovane e ciberculturale ha intervistato Graziano Cecchini alla vigilia (vedi estratto di seguito). 

Sono un artista, Aiutatemi Ho Fame
Con
Red: Graziano Cecchini
Black: Andrea Tropea
con Donatella francati
presenta Federica Barbagallo
ImprovvisAzioni RED in Black:
Spettacolo-NoN-Spettacolo, Solo Teatro
…Dinamica surreale di un talk-show futurista:
Descrizione di una società che non ci appartiene (ma di cui facciamo parte) tramite la denuncia del nostro masochismo ideologico quotidiano che ci porta a sopportare una situazione del genere…
Quale situazione?! ….allora sei cretino davvero! Bravissimo nell’urlo da stadio, nei cori e negli striscioni e, ogni tanto, ancora italiano perché tifi la Nazionale al grido “W l’Italia” per non passare da berlusconiano…
“da Il Tempo La Storia” (Estratto)
” Graziano la prima domanda è d’obbligo. Dopo le rivoluzionarie azioni futuriste di Fontana di Trevi, le palline colorate a Piazza di Spagna, la Fontana delle Naiadi colorata col tricolore (tanto per ricordarne solo alcune) a cosa stai lavorando adesso?
Da un punto di vista pittorico sto portando avanti, da più di un anno a questa parte, il progetto di richiudere il taglio di Fontana. Ti chiederai il perché… Da quando è stato fatto il “Manifesto Blanco” del 1946 in quel taglio ci si sono infilati tutti… Oggibasta fare quattro punti neri su una tela bianca per ritenersi un artista. Un artista che però non conosce la differenza tra un capitello dorico e una colonna toscana. Basta. I fondamentali servono. Senza di essi, senza un percorso, c’è spazio solo per il gesto di un momento. Ma da lì a mandare dei messaggi… Ce ne vuole. Per questo il progetto dà fastidio e se ne parla poco.
Non solo arte, però, a quanto pare. Sabato prossimo sarai a teatro. Come mai hai scelto proprio il teatro come forma espressiva alla quale affidare il tuo messaggio?
Beh, visto che il progetto di cui sopra ha dato e sta dando fastidio mi sono detto: «Perché non farmi qualche altro nemico anche da un punto di vista teatrale?». Mi piace suscitare lo scherno delle Accademie. Qualunque esse siano. Per “Accademie” intendo tutti coloro che sono impostati. Come quelli che intervisti dopo aver fatto due comparsate in film più o meno noti vivono costantemente impostati anche nella vita reale, al bar come al cinema e in tv, insomma.
Cosa porterai allora in scena per “farti altri nemici”?
Ho costruito questo spettacolo leggendo “Molto rumore per nulla” di Shakespeare cercando di contestualizzarlo – più che ai nostri tempi – alle nostre ore. Visto e considerato che ci stiamo calando in una nuova elezione (quella del sindaco di Roma) in un contesto nuovo: un crisi pazzesca – che secondo me non esiste –, la coesistenza di due Papi, un Presidente della Repubblica alla fine del mandato e un Presidente del Consiglio che ci stiamo attrezzando per trovare. In pochi mesi, dunque, stiamo vivendo tutta una serie importante di fatti storici. Per questo ho pensato ad uno spettacolo che nasce dall’attualità per raccontarla provocatoriamente con un metodo nuovo. Lo spettacolo si intitola Se mi ami votami… tanto rumore per nulla. Sono un artista aiutatemi ho fame. Si partirà dall’attualità attraverso delle improvvisazioni, una dinamica surreale di un talk-show futurista che vuole riportare il valore delle parole per descrivere la nostra società….. “
fonte: