giovedì 8 agosto 2013

Roma: Nuova Oggettività vs. la Nuova Ferrara, intervenga l’ODG


Roma: Nuova Oggettività vs. la Nuova Ferrara, intervenga l’ODG

Il movimento culturale antagonista Nuova Oggettività, area principale Roma Capitale, è stato recentemente e significativamente evidenziato persino su BVS, la Biblioteca di Via Senato, prestigiosa rivista letteraria di Milano, dove non altrettanto a caso, collabora il poeta-filosofo, Sandro Giovannini, referente nazionale del Movimento.

Quest’ultimo coinvolge scrittori, filosofi, sociologi, futuribili provenienti da tutta Italia, quasi tutti noti almeno in certa elite culturale, alcuni nomi in ogni caso emergente: figure plurigenerazionali con l’obiettivo programmatico e semi-inedito in Italia di promuovere una nuova cultura forte e neovaloriale, tra Tradizionalità e futurismo scientifico, programmaticamente anti-ideologica, oltre la destra/sinistra, una vera dialettica danzante.
Parliamo di accademici e o ricercatori letterari atipici e antagonisti attivi in mezza università italiana o di nomi rilevanti dell’avanguardia ciberculturale post-internet che finora hanno già prodotto ben 3 libri manifesti collettivi con presentazioni a Roma, Milano, Frosinone, Rovereto, Ferrara.
Già la città d’arte in declino, capitale del cattocomunismo, la terra oggi sismica di un certo Dario Franceschini, grazie al futurista ferrarese Roby Guerra (autore per l’editoria nazionale…ecc.), una sonda attiva nel cuore della regione ex rossa…, circa una decina gli altri scrittori di Ferrara innestati concretamente nei libri prodotti.
Va da sé: nonostante quindi Ferrara oggettivamente protagonista come ben segnalato anche da altra stampa ufficiale locale meno ideologica o collusa con la casta PD Ferrara (sinapticamente fissata, come un malato psicotico terminale, ancora a certa storiografia a una dimensione modello 1948, nonostante la caduta del Muro di Berlino… la fine del’Urss e del comunismo mondiale, certa nuova storiografia – leggi Nolte, Mosse… De Felice, Gentile… ecc., ) nei vertici della nuova cultura italiana, certa casta intellettuale e giornalistica letteralmente neo-organica censura intenzionalmente, nella peggiore degenerazione e doppiezza tipica degli ex comunisti.
E ci sono nomi e cognomi ben identificabili e testate media altrettanto alla luce del Sole: non una riga le Pravdine locali: la Nuova Ferrara e Cronaca Comune on line, nonostante puntuali segnalazioni, persino i volumi inviati professionalmente.
Ma certi pennivendoli o intellettuali a una dimensione sono solo dilettanti neppure allo sbaraglio, non necessariamente negativi, anzi, noti e brillanti anche letterati alcuni (noi siamo oggettivi…) , ma politicamente mandarini come quel celebre psichiatra sovietico che a suo tempo, ospite in Occidente ad un convegno sulla schizofrenia, osò affermare che in Unione Sovietica non esisteva quella patologia!!!
Ferrara la Rossa (tinta anche nell’acqua santa..)? Quando la periferia è un formicaio di intellettuali neorganici con la stampa collusa…. ricordate queste nomi: Scansani, Marani, Bianchi, Zangara, Baratelli, Venturi, De Michele… nel 1953 avrebbero probabilmente scritto cose del genere…:

“da L’Unità … Stalin è morto… In Italia la stampa di sinistra è ovviamente tutta schierata. l’Unità proclama “Gloria eterna all’uomo che più di tutti ha fatto per la liberazione e per il progresso dell’umanità, l’uomo che più di tutti operò per il benessere dei lavoratori”; Palmiro Togliatti, Segretario del PCI, lo commemora alla Camera dei Deputati come “un gigante del pensiero e dell’azione, con il suo nome verrà chiamato un secolo intero”; Pietro Nenni scrive su l’Avanti! che “Stalin entra nella storia avendo dietro di sé una mole imponente di lavoro e di opere” e, alcuni giorni dopo, “è clamorosamente confermato che Stalin non si reggeva su di un sistema di violenza tirannica ma sulla adesione dei popoli sovietici.”

Roby Guerra (Movimento Nuova Oggettività, Roma, Milano, Ferrara..)
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