Azione Futurista 2007

La Fontana di Trevi è rossa
Ieri a Roma è accaduto qualcosa. Qualcosa di meraviglioso. Un rappresentate di un gruppo chiamato Ftm Azione Futurista 2007 ha versato del liquido rosso nella Fontana di Trevi producendo l’effetto surreale che vedete nella foto di apertura. Gli stolti lo definiscono un gesto vandalico ma nessun danno permanente è stato causato al celebre monumento. Ci resta invece quell’immagine formidabile (altre foto).
Vicino alla fontana sono stati trovati dei volantini che rivendicano l’azione. Purtroppo non sono riuscito a recuperare il comunicato per intero. Questo è quanto riporta il Corriere.it:
«Inizia così – annuncia azione Futurista 2007 – per noi futuristi un nuovo millennio, una nuova adesione alle evolute tecniche e ai nuovi mezzi espressivi, interpretando un rinnovamento totale». Il finale del volantino ha gli stessi toni retorici «Dare forza alla lotta contro gli scialacquamenti del regime, il precariato, l’usura, il mercimonio della bellezza, la falsità della legge, la provvisorietà della vita dei lavoratori, l’incertezza del domani e per la libertà dei popoli». Sull’altro lato lo slogan «Una macchia di colore vi tumulerà». Ed ancora un cenno al precariato: «Noi precari, disoccupati, anziani, malati, studenti, lavoratori, stiamo arrivando con il vermiglio per colorare il vostro grigiore». E infine l’attacco alla Festa del Cinema. «Ancora la festa del Cinema viene sintetizzata in 15 milioni di euro scialacquati, 2,5 milioni di euro solo per pagare il conto degli alberghi, e la chiamano festa». Infine uno sberleffo al cinema di Roma: «Quattro cortigiane, una vecchia gallinaccia e un puffo – è scritto nel volantino – questo è il Cinema di Roma».
A questo proposito è utile rileggere il Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti. Il finale è travolgente:
È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d’archeologi, di ciceroni e d’antiquari. Già per troppo tempo l’Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri.
Aggiornamento 27 Ottobre 2007: Su Kelebek trovate un commento di Helena Velena che riporta gran parte del testo presente sul volantino.